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La Lomellina altomedievale

Questo itinerario vuole riscoprire la lunghissima storia della Lomellina. Purtroppo delle origini più antiche sono rimasti solo pochi reperti (molti dei quali si trovano attualmente al Museo Nazionale Archeologico della Lomellina a Vigevano). Possiamo però trovare nel nostro territorio ancora importanti tracce altomedievali e, attraverso questi monumenti, riscoprire alcuni eventi estremamente importanti che hanno visto la Lomellina come protagonista assoluta all’interno della storia italiana.

ITINERARIO PROPOSTO

Mattino

Abbazia di Sant’Albino a Mortara

Importantissimo complesso posto lungo la via Francigena (fu ospitale per i pellegrini che percorrevano la strada) e le cui origini risalgono al V secolo. La sua storia è saldamente connessa alla fondamentale battaglia combattuta nelle sue vicinanze nel 773 tra i Longobardi di Desiderio e l'esercito franco di Carlo Magno. Egli fece ricostruire la chiesa per onorare i defunti periti durante la battaglia e sepolti nel vicino cimitero - soprattutto i propri scudieri Amico Beyre e Amelio d’Alvernia, la cui morte ispirò molte chanson de geste francesi. Il complesso subì numerosi rifacimenti (nell’XI e XIII secolo) e il monastero andò in decadenza alla fine del XII secolo. Le attuali forme della chiesa risalgono alla sua rielaborazione del 1540, ma sono ancora visibili parti più antiche come ad esempio le tracce incise sui muri da pellegrini riguardanti il loro passaggio, dove la data più remota ancora leggibile risalirebbe al 1100.

Pieve di Velezzo

Questo edificio è uno dei luoghi più antichi della Lomellina, e forse il primo centro cristiano di questa terra, dopo quello di Lomello. L’edificio attuale, che secondo attenti studi dovrebbe risalire alla fine del secolo IX o inizi del successivo, fu eretto su fondamenta più antiche  (forse del V sec.). La pieve ha subito nel corso dei secoli numerosi rifacimenti, ma si possono trovare ancora tracce dell’edificio romanico. Il vicino battistero, risalente probabilmente all’XI secolo, è una costruzione a pianta circolare, con una piccola abside ed un protiro rettangolare, esternamente decorata con due ordini di archetti pensili e lesene e presenta la muratura con corsi di mattoni a spina di pesce e materiali romani di recupero, a sottolineare l’antichità dell’insediamento urbano.

PRANZO

Presso un agriturismo o ristorante/trattoria tipici della Lomellina

Pomeriggio

Lomello*

Borgo importantissimo fin dall’antichità, citato fin dal III secolo come mansio lungo la Via delle Gallie e ricordato da Paolo Diacono come luogo di incontro e matrimonio nel 590 tra la regina longobarda Teodolinda e il duca Agilulfo (poi divenuto re dei Longobardi). Da questo luogo trae il nome il nostro territorio, la Lomellina, La sua storia millenaria si può ritrovare nell’importante complesso monumentale composto dalla basilica di  Santa Maria Maggiore e il battistero di San Giovanni ad Fontes. Quest’ultimo è datato intorno al VII secolo, mentre la vicina chiesa è uno dei massimi esempi del primo romanico lombardo, datata intorno ai primi decenni dell’anno Mille. A sottolineare la lunga storia dell’insediamento urbano è anche la presenza di mura longobarde, su cui si addossa parte della basilica.

Breme

Questo piccolo borgo presenta ancora resti di edifici estremamente importanti, come l'antica abbazia di San Pietro, che assunse grande importanza nel 929, quando vi si trasferirono i monaci dell'Abbazia della Novalesa, distrutta dai Saraceni in quegli anni e modificata nel corso dei secoli. Di questo antico edificio, la zona più antica è la cripta (risalente probabilmente al X secolo), qui possiamo ritrovare colonne in materiale lapideo di recupero provenienti forse dalla vicina Lomello. Altre parti visibili dell'edificio risalgono al monastero del XVII secolo. 

Altrettanto interessante è la chiesa romanica  di S. Maria Assunta (secc. IX- XV), con il suo battistero (secc. VIII-X), gioiello dell’architettura paleocristiana, ma che nel corso del tempo si è trasformato nella cappella di S. Barnaba, patrono della cittadina. 

 

*il complesso monumentale di Lomello apre tutti i sabati e le domeniche da aprile al 31 ottobre dalle 14 alle 18. In altri giorni o periodi dell’anno è possibile chiedere al parroco l’apertura straordinaria, che però deve essere concessa

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